Come si elegge il Senato della Repubblica
(artt. 16, 17, 17-bis, 21, 21-bis, Decreto
legislativo 20 dicembre 1993, n. 533)
I seggi del Senato
della Repubblica, ad esclusione dei sei senatori eletti nella
circoscrizione Estero, sono ripartiti su base regionale tra
liste di candidati concorrenti, mediante riparto proporzionale e
attribuzione di un eventuale “premio di maggioranza regionale”,
in favore della coalizione di liste
collegate o della lista singola che abbia ottenuto sul piano
regionale il più alto numero di voti.
Sono ammesse al riparto:
• le coalizioni di
liste che abbiano ottenuto a livello regionale almeno il 20% dei
voti validi, purché al loro interno sia presente almeno una
lista collegata che abbia conseguito almeno il 3%;
• le singole liste
non collegate che abbiano ottenuto a livello regionale almeno
l’8% dei voti validi;
• le singole liste
non collegate che hanno ottenuto almeno l’8% sul piano
regionale, anche se comprese in coalizioni che non hanno
superato il 20%.
I seggi spettanti a ciascuna regione
vengono ripartiti tra le coalizioni e le singole liste ammesse
al riparto con il metodo proporzionale dei quozienti interi e
dei più alti resti. Qualora, con tale operazione, nessuna
coalizione o lista singola abbia ottenuto la quota di
maggioranza corrispondente al 55% dei seggi della regione (con
arrotondamento all’unità superiore), tale cifra viene
automaticamente attribuita alla coalizione o lista singola con
il maggior numero di voti regionali. I restanti seggi sono
ripartiti tra le altre coalizioni e liste singole, secondo il
metodo dei quozienti interi e dei più alti resti.
I seggi conquistati dalle coalizioni sono
poi suddivisi, sempre con lo stesso sistema proporzionale, tra
le liste collegate ammettendo al riparto, per ogni coalizione,
le liste collegate che abbiano conseguito almeno il 3% dei voti
validi regionali.
Per le regioni Valle d’Aosta, Trentino-Alto
Adige e Molise sono previste discipline differenziate.
In particolare in Valle d’Aosta l’unico
senatore si elegge, nel collegio uninominale, a maggioranza di
voti validi.
In Trentino-Alto Adige dei sette senatori
spettanti alla regione, sei sono eletti con sistema
maggioritario in altrettanti collegi uninominali (tre nella
provincia di Trento e tre in quella di Bolzano), mentre un
senatore è eletto in ragione proporzionale, utilizzando una
procedura particolare basata sullo scorporo dei voti già
conteggiati per i candidati eletti nei collegi uninominali.
In Molise, l’attribuzione dei due seggi
spettanti avviene, come per le altre regioni, mediante riparto
proporzionale, col metodo dei quozienti interi e dei più alti
resti, ma senza previsione di premio di maggioranza.
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